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La Rocca, meglio conosciuta dai nepesini come "Forte dei Borgia", è forse il monumento simbolo di Nepi. All'interno delle sue mura si condensano più di duemila anni di storia della città. Di un piccolo paese, di una modesta realtà o di un paesaggio, squallido quanto ameno, di una fortificazione integra o di un rudere, ciò che coinvolge è proprio ciò che non esiste più. Si instaura così una complicità tra individuo e natura in cui l'immagine del costruito appare un prodotto di forze naturali in cui si integrano e si fondono paesaggio ed individuo in una amalgama di colori e sentimento; fare e pensare, percepire e visualizzare; fortificazione, immagine e memoria in cerca di una risposta che solo una realtà incompleta può dare ad una propria domanda "o la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere". Molto attenta l'analisi tecnica di quanto oggi rimane della rocca e, cosa nuova dato che i precedenti studi si erano limitati a trattare del complesso quattrocentesco, dell'area ad essa antistante, comprendente la fortificazione farnesiana. Chi conosce la storia locale e, in particolare, quanto già scritto sulla rocca di Nepi, potrà sicuramente trovarvi nuovi spunti di ricerca. In effetti, c'è ancora molto da raccontare sul castello e anche sulla città di Nepi. La ricerca storica procede per piccoli passi.